Avremmo mai immaginato di trovarci a combattere con un nemico invisibile e che la nostra vita, il nostro lavoro di vendita dovesse cambiare in modo così radicale?
Tutti ci chiediamo come è stato possibile trovarci in questa situazione dato che, dopo un certo benessere mai abbastanza riconosciuto, ci siamo trovati in un momento di sofferenza di fronte al quale abbiamo due possibilità: possiamo rimanere a lamentarci oppure possiamo reagire.
A chi chiedere consigli per le nostre future vendite? Chi ci può insegnare come affrontare la nuova situazione?
Ascoltando, leggendo le opinioni di tante persone siamo giunti a condividere alcune considerazioni che vorremmo trasferire anche ai nostri lettori:
Cosa vuol dire essere Responsabile verso sé stessi e perché aiutare il proprio Cliente?
Una delle convinzioni che abbiamo sempre condiviso è quella che suggerisce come le soluzioni per tornare alle vendite del passato ci sono per chi le vuole vedere.
Abbiamo riletto recentemente le parole di Epicuro che suggeriva una grande verità che lui descriveva come la “dicotomia del controllo”.
La frase che ci ha colpito è stata:
“Alcune cose sono in nostro potere, mentre altre no. All’interno del nostro potere ci sono l’opinione, la motivazione, il desiderio, l’avversione verso i fatti che ci sovrastano e ancora il nostro corpo (per nostra alimentazione ecc.), la nostra reputazione, ciò che vendiamo.
Insomma, tutto ciò che è il possibile frutto delle nostre iniziative verso noi stessi e il Cliente.
Non preoccupiamoci di quello che non dipende da noi ma lavoriamo meglio su quello che dipenderà da noi.
Aiutiamo il nostro Cliente ad accettare il nostro aiuto per un principio di reciproca gratitudine per i risultati ottenuti insieme fino a ieri.
“Non bisogna vergognarsi di essere aiutati o di rifiutarsi di aiutare il nostro Cliente in difficoltà come noi in questo periodo.”
Esprimere gratitudine e aiutare il cliente a prescindere dalle nostre esigenze immediate di fatturato può darci un’opportunità in più per ottenere nuovamente la sua fiducia.
Per un Venditore è, oggi, quasi un dovere, come un soldato nell’assalto alle mura di un castello, da immaginare come i nostri mercati in difficoltà, aiutare il Collega / Cliente a salire sui parapetti fino alla cima se non riuscisse a farlo da solo.
Abbracciare o sfuggire al cambiamento nella Vendita?
“Perché dover temere il cambiamento? Cosa potrà prodursi grazie ad esso? Quali saranno altri nuovi comportamenti di vendita che non avremmo mai adottato senza il cambiamento?
Continuare a vedere solo i problemi e gli ostacoli o il nuovo cammino da compiere?
Il futuro sarà faticoso ma non facciamoci abbattere da una domanda che attanaglierà molti Venditori:
Perché è successo proprio a me?
Non sarà intelligente aspettare delle risposte dall’alto e continuare a recriminare, ma bisognerà agire con un nuovo “mantra” sicuramente provocatorio:
“What is good about it?”
Cosa c’è di buono, cosa ci può insegnare o come ci può far riflettere quello che è successo per migliorarci?
“Vendere sarà sempre un’arte che assomiglia meno alla lotta ma più alla danza, perché bisogna sempre tenersi pronti e saldi contro i colpi che ci arrivano imprevisti.”
Allora a un Formatore Coach è spontaneo fare una semplice domanda:
“Cosa fare?”
“Semplificare, migliorare la propria organizzazione nel proprio lavoro di Professionista della Vendita facendo anche un po’ di pulizia delle relazioni con i Clienti che non hanno mai dato grandi risultati, ma cercando nuove sfide che ci facciano sentire più realizzati.
“Qui ed ora”. Affrontare la propria quotidiana attività di Vendita nel “qui ed ora” senza guardare costantemente nello specchietto retrovisore del passato dei nostri ricordi o nelle ansie per i giorni futuri.
Le cose cambieranno: bisogna avere fiducia che “le cose cambieranno”. Ogni stato d’animo o problema o evento ha un inizio e una fine. Una certezza è quella che le cose non possono andare sempre male, non si può essere sempre sfortunati. Alla fine, torna sempre il sereno, anche nelle nostre vite, nelle nostre professioni per cui mai perdere la speranza che tutto abbia un’evoluzione positiva e praticare piuttosto la pazienza, non a caso definita “virtù dei forti”.
Dominare le emozioni fino a renderle alleate delle nostre giornate. La tentazione di abbandonare tutto c’è sempre, ma bisogna trovare la forza di portare a termine gli incompiuti del nostro quotidiano come quelli della nostra vita.
Sorridere sempre, verso noi stessi e gli altri. Cercare di sdrammatizzare e alleggerire il peso della nuova situazione.
In sintesi due concetti che proponiamo di rileggere ogni mattina con l’augurio che vi siano utili:
L’inquietudine ci assalirà quando sentiamo di essere lontani dal punto di partenza dei mesi scorsi e, nel contempo, ad una distanza troppo grande dalla mèta delle nostre Vendite.
“A volte facciamo noi le nostre scelte, altre volte la vita le fa per noi. Può accadere e accettiamo che il momento in cui ci troviamo è stato preparato dal passato, quindi prepariamoci per un nuovo futuro.”
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