69. Non esiste l’impossibile

Nella nostra vita quotidiana spesso si tende ad evitare di affrontare i problemi, è  più  facile rimandare di un’ora, un giorno, una settimana ….. Così facendo però il problema non cambia, resta confinato in un limbo inutile che pesa sulla nostra vita, sia essa lavorativa o personale.

Il vocabolario Treccani dà  la seguente definizione del termine problema = in scienze e in discipline che non procedono con calcoli matematici, quesito di cui si richiede a sé  o ad altri la soluzione, da raggiungere seguendo un procedimento di natura assai varia (logico, sperimentale, tecnico, pratico, ecc.).

Partendo dal presupposto che i problemi non si risolvono da soli, possiamo affermare che un problema diventa tale quando non esiste una soluzione. E perché  ci sia una soluzione dobbiamo mettere in atto la nostra capacità di “problem solver” che tradotto vuol dire “risolutore di problemi”, così come dobbiamo imparare ad avere maggiore fiducia in noi stessi, nei nostri colleghi e nei nostri collaboratori.

Se non riusciamo a risolvere un problema mettendo in atto modalità  già sperimentate in precedenza, non dobbiamo pensare di essere stati sfortunati ma dobbiamo imparare a pensare all’impossibile.

Rimandare non serve a nulla, e per non continuare a rinviare è  importante darci un tempo massimo nel corso del quale bisogna trovare una soluzione.

Del resto nella nostra attività di vendita la nostra missione è  quella di soddisfare i bisogni dei nostri clienti. E risolvere i problemi dei nostri clienti non vuol dire soddisfare solo i loro bisogni?

Albert Einstein diceva: “L’immaginazione è  più  importante della conoscenza”.

Perciò  anziché piangerci addosso, iniziamo fin da subito a sviluppare la nostra immaginazione e proviamo a vedere quello che succede!!!

 

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