Anche le migliori tecniche di vendita sono efficaci solo se poggiano su degli atteggiamenti positivi.
Tre regole per sette giorni
Per essere Venditori-Consulenti di successo, oggi non basta conoscere le migliori tecniche di vendita. È necessario approfondire l’analisi di tutti gli ostacoli che possono sorgere nel corso della trattativa, ovvero dei pregiudizi, dei timori e delle abitudini che potrebbero impedire una corretta comunicazione con il cliente.
Ecco perché oggi si preferisce parlare di autoanalisi e consapevolezza piuttosto che di tecniche di vendita.
Come possiamo, infatti, essere dei buoni Venditori-Consulenti senza sapere quanto è utile nutrire dei pensieri positivi per mobilitare le nostre energie e quindi le nostre capacità ? Senza sapere che non c’è mai una seconda volta per creare la prima impressione e che è necessario essere creativi, se si vuole fare molta strada nella professione del Venditore.
L’autoanalisi e la consapevolezza oggi sono imprescindibili dal vero successo nella vendita: un Venditore-Consulente deve certamente conoscere il suo mestiere, il mercato, il prodotto, ma anche possedere e gestire delle emozioni, delle visioni positive.
Nel corso di un seminario tenuto a Parigi nel 1996 da Rex Johnson, un esperto canadese di Self Management, è stato presentato un programma di formazione messo a punto da Emmeth Fox negli anni ’30 e ritenuto tutt’ora valido. Si tratta di un esercizio mentale da svolgere ogni giorno per una settimana, ed eventualmente da ripetere finché non abbiamo raggiunto un buon controllo dei nostri stati emotivi.
Il “Regime mentale dei sette giorni”
Come un regime alimentare a base di frutta può depurare il nostro organismo, rimettendo in sesto il nostro apparato digestivo, il “Regime mentale dei sette giorni” ci permette di sbarazzarci delle nostre ragnatele mentali fino a restituirci una mente positivamente atteggiata verso noi stessi e le persone che ci circondano. Il momento più adatto per applicarlo va scelto con cura. Dobbiamo, infatti, essere sicuri di avere il tempo e la determinazione necessari per arrivare fino in fondo. Tutto ciò che dobbiamo fare è seguire queste tre semplici regole:
Regola n. 1
Per sette giorni consecutivi eliminiamo tutti i pensieri e tutti i sentimenti negativi. Proibiamoci tutte le frasi o le espressioni poco costruttive e rifiutiamo di attardarci sui problemi o sugli insuccessi.
Quale che sia il pensiero o il problema che ci turba, non lasciamo che ci inquieti per più di 60 secondi, quindi eliminiamolo dalla nostra mente.
Regola n. 2
Se ci lasciamo prendere alla sprovvista da un pensiero o da un sentimento negativo, utilizziamo immediatamente la tecnica di arresto del pensiero per annullarlo. Poi rimpiazziamolo immediatamente con un pensiero opposto, con una parola o con una frase positiva che si adattino alla situazione.
Regola n. 3
Se stiamo perdendo terreno, non irritiamoci con noi stessi. Un pensiero negativo non ci potrà fare danno se lo controlleremo immediatamente, ma se continueremo a concentrarci su di esso per più di 60 secondi, dovremo attendere sino al mattino seguente per ripartire da zero. In questo caso, ricominciamo daccapo ad applicare il regime come se fosse la prima giornata.
E una volta conclusa la “dieta”? Perché non tentare di ripeterla per un’altra settimana, e un’altra ancora, fino a quando non saremo riusciti ad addestrare la nostra mente a pensare positivamente per un mese consecutivo? Non potrà certo farci male. A quel punto saremo diventati perfettamente consapevoli di come agisce in noi e nelle nostre relazioni il nostro nuovo schema di pensiero. Ci sarà facile verificare costantemente il nostro livello di positività mentale. Sapremo rispondere in qualunque momento alla domanda: “Dove collocherei, su una scala da 1 a 10, il mio grado di positività oggi?”. E se il risultato sarà inferiore a 7-8, sapremo di dover compiere un ulteriore sforzo.
Una volta portato a termine questo addestramento mentale, non solo saremo capaci di controllare volontariamente i nostri pensieri e le nostre emozioni, ma potremo anche contare su un meccanismo che agirà in noi in modo automatico ogni volta che la nostra mente accoglierà idee o sentimenti negativi. Trascorso un certo tempo, non avremo più bisogno di fare ricorso a questo allarme poiché , una volta che i pensieri inopportuni si renderanno conto di essere fermamente rigettati, non tenteranno più di introdursi nella nostra mente.
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